Le persone che partecipano ad un gruppo di auto/mutuo aiuto condividono un problema comune e si riconoscono le une nelle altre nella condivisione del proprio disagio. Per quanto in un gruppo si segua un percorso tipo, ogni gruppo è un’esperienza unica. Tutte le singolarità delle persone di un gruppo definiscono, infatti, una caratteristica peculiare del gruppo.

Nonostante le diversità individuali, però, in un gruppo si individua una omogeneità che si basa sulla esperienza di sofferenza e di dolore e le persone che si riuniscono si riconoscono proprio nell’omogeneità del disagio vissuto.

In tutti questi anni, la Lidap è entrata in contatto sempre più con persone che manifestavano forme di disagio difficili da identificare come casi “puri” di Dap.

Sempre più si sono raccolte manifestazioni diverse tra di loro e più facilmente individuabili con un disagio “misto”, dove al Dap si aggiunge altro, ad esempio, un disturbo ossessivo compulsivo o una fobia sociale, ecc… Ciò che ha unito e continua ad unire le persone di un gruppo, quindi, è l’identità della sofferenza, non dovuta a cause organiche o generata da una malattia fisica, ma che si esprime in modo vario ed articolato attraverso crisi di ansia, paure, attacchi di panico, compulsioni, ecc…

Aiutati dal riconoscimento di questa identità, il gruppo lavora sull’ascolto e sul racconto del vissuto di ognuno. Questo lavoro insegna a riconoscere e a esprimere i sentimenti e le emozioni senza esprimere censure, senza assumere difese e senza compiere attacchi. Attraverso il gruppo ci si esercita, infatti, all’utilizzo di “strumenti di comunicazione”, che vanno oltre le parole e che coinvolgono anche aspetti non verbali, aiutando a ristabilire e rafforzare la relazione con noi stessi.

Riconoscere il valore del gruppo come strumento di conoscenza di se stessi, ha portato la Lidap a sperimentare anche gruppi, che abbiamo definito, aperti: persone che partecipano a “incontri” focalizzati su un’emozione o un problema specifico. In questo caso, all’avvio del gruppo, non è dichiarato un disagio comune, una sofferenza o un dolore provato; le persone partecipano perché “attratte dal tema dell’incontro”.

In questi gruppi, il lavoro praticato attraverso l’ascolto e il racconto svela progressivamente una omogeneità emotiva ed affettiva. Le persone scoprono nuove affinità le une con le altre e si aprono a “letture” diverse e alternative di se stesse: acquisiscono, cioè, maggiore capacità di conoscenza di se e rafforzano così la capacità di cura del proprio benessere.

Vincenzo Benvenuto

Rubriche

Dona il tuo 5X1000

Anche quest’anno vi chiediamo il sostegno del 5 per mille, un piccolo contributo che non vi costa nulla ma che per noi è molto importante per poter continuare positivamente e con passione le attività di supporto che offre la Lidap.

NELLA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DONA IL 5 X MILLE ALLA LIDAP INSERENDO IL CODICE FISCALE:

00941570111